La storia dell’inchiostro non è molto ricca di dati. Nell’antichità i progressi ed i miglioramenti sono stati rari, lenti e tra uno e l’altro sono passati dei secoli. Inoltre buona parte delle formule ideate da coloro che stampavano venivano tenute segrete.
Si ritiene che i primi inchiostri siano stati sviluppati dalle culture egiziana e cinese verso il 2.500 prima di Cristo. Il pigmento era costituito da residui carboniosi ottenuti bruciando olii diversi. Questo pigmento veniva quindi miscelato con resina e acqua formando una soluzione colloidale.
Nel 300 dopo Cristo i Cinesi produssero una sorta di tintura rossiccia, formata da resina di alberi mischiata con vari insetti che veniva utilizzata in una sorta di primitiva stampa xilografica.
Nel IV o V secolo dopo Cristo un cinese elaborò una formula composta dal residuo carbonioso appena descritto, varie resine e acqua. Anche qui la sostanza ottenuta veniva utilizzata per una sorta di stampa xilografica oppure amalgamata per formare bastoncini adatti a scrivere. Questo tipo di inchiostro, usato largamente in Oriente per oltre mille anni, veniva esportato in Occidente con il nome di Inchiostro Indiano o Inchiostro di China.
Sin dall’epoca romana, però, era in uso in Occidente anche un altro genere di inchiostro, l’inchiostro ferrogallico, ottenuto dalle gallozze della quercia, ricche di tannino ed acido tannico, dal solfato di ferro, da resine e acqua, le cui caratteristiche qualitative e di resistenza lo resero di uso comunissimo.
Nel XIV secolo , visto che cominciava a venir utilizzata la calcografia (sistema di stampa a incisione) e l’inchiostro indiano o di China funzionava male con i metalli, gli stampatori europei modificarono la formula sostituendo sostanzialmente l’acqua con olio di semi di lino. Sembra che lo stesso Gutemberg abbia prodotto una particolare formula di questo inchiostro che costituisce la base , il prototipo dei nostri moderni “inchiostri”. La stessa procedura venne utilizzata anche con l’inchiostro ferrogallico, che venne opportunamente modificato.
Dal XVIII secolo vennero modificate le formule, venne migliorato il controllo dell’elasticità sino ad arrivare alla produzione dei pigmenti e delle resine sintetiche che attualmente utilizziamo.
Incisoria Milano offre diverse tipologie di inchiostro:
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