Abbiamo già parlato nell’articolo “Storia dell’inchiostro” della nascita, della storia e di tutte le curiosità che l’inchiostro porta con se da moltissimo tempo.
Oggi invece passeremo dalla teoria alla pratica, spiegandovi le modalità, i materiali e il procedimento per riuscire a scomporre i diversi componenti di un inchiostro a colori.
Sappiamo bene che l’inchiostro è un preparato realizzato dalla miscela di diverse soluzioni coloranti in una soluzione fluida disperdente. Il tutto viene fissato attraverso l’utilizzo del petrolio.
Detto questo è opportuno anche distinguere 2 tipologie di inchiostro:
- inchiostro per scrivere
- inchiostro per la stampa
In questo articolo analizzeremo solamente l’inchiostro per scrivere.
Per procedere con l’esperimento di scomposizione di un inchiostro colorato è necessario possedere i seguenti materiali.
Occorrente necessario:
- Acqua
- 4 inchiostri di diverso colore
- Vaschetta piatta e larga
- Rotolo di carta assorbente da cucina
Procedimento:
Posizionare una striscia di carta assorbente su un piano, precedentemente ricoperto di giornali o vecchi panni per non rovinarne la superficie. Versare alcune gocce di inchiostro colorato. Prendere un altro foglietto di carta assorbente, cambiare il colore dell’inchiostro e procedere nello stesso modo.
Una volta effettuato il procedimento per tutte le varianti di colore disponibile, prendere un contenitore (vaschetta) pieno d’acqua ed immergere ad uno ad uno i foglietti di carta assorbente imbevuti d’inchiostro. Nel giro di qualche secondo, a contatto con l’acqua, l’inchiostro inizierà a sciogliersi rilasciando diverse tonalità di colori, tante quante ne sono state utilizzate per realizzare un solo colore. In questo modo riconoscerai quali sono gli inchiostri monocromatico e quali invece sono la miscela di più colori.
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