Storia dell’inchiostro

incisoria-milano-storia-inchiostro-ink-history_1427197917

La parola “inchiostro” deriva dal greco egkauston, impresso a fuoco. I progressi ed i miglioramenti avvenuti in questo settore di nicchia, nel corso degli anni, sono stati pochi e lenti.

Nel 2500 a.C., in Egitto, per scrivere si utilizzava un pigmento costituito da residui carboniosi. Questi carboniosi si ottenevano bruciando diversi oli, i quali, in seguito alla miscelazione con resina e acqua, creavano una soluzione, che è riuscita a sopravvivere nei secoli sino ai giorni nostri.

Nel 300 d.C., in Cina, producevano una sorta di tintura rossiccia, formata dall’unione di linfa e resina di alberi mischiata con particolari insetti allevati appositamente per questo scopo.

Tra il IV e il V secolo d.C., Wei-Tang elaborò una formula simile a quella utilizzata nel 300 d.C. Nonostante il risultato finale fosse lo stesso,  il procedimento per la sua creazione era molto più elaborato e sofisticato. Infatti per ottenere i pigmenti venivano bruciati gli oli sotto un particolare imbuto, il quale, grazie alla sua struttura, riusciva a convogliare i fumi provocati dalla combustione verso una copertura. Il residuo dei fumi veniva successivamente spazzolato e poi miscelato con resina e linfa.

In occidente, precisamente in epoca romana, veniva utilizzato l’inchiostro Ferrogallico, ottenuto dalle “galle”, piante particolari, le cui resine avevano la caratteristica di resistenza. Data la sua facilità di produzione ed il suo basso costo, questa tipologia d’inchiostro è stata utilizzata sino all’inizio del XX secolo.

Nel XIV secolo, con l’avvento della calcografia, all’inchiostro cinese si apportarono sostanziali modifiche in modo da farlo funzionare anche sui metalli, cosa che prima non avveniva per via della presenza di acqua nella formula di preparazione. Quest’ultima, sostituita con oli di semi di lino, ha fatto si che l’inchiostro potesse essere utilizzato anche sui metalli.

Dal XVIII secolo ad oggi, alcuni esperimenti hanno portato a modificare le formule, i sistemi di produzione, di stampa e di essicazione cosi da produrre pigmenti e resine sintetiche.

Gli ultimi cento anni sono stati ricchi di mutamenti e di innovazione nel settore dell’inchiostratura. Attualmente esistono differenti inchiostri, per ogni genere di supporto, per caratteristiche di utilizzo e per destinazione ultima.

“Non si può pensare al domani con la tecnologia di ieri”. Per far fronte a questa esigenza Incisoria Milano mette a disposizione il suo know how offrendo consulenza sulle tipologie di inchiostri.

Per maggiori informazioni potete consultare il nostro sito, chiamare al num. 0721 67851 o contattarci tramite indirizzo email info@incisoriamilano.com